I fitti boschi di cerri e roverelle colorano di verde intenso le pendici e il fondo valle, regalando angoli di pace dal sapore quasi primordiale.
La Natura di Pietralunga
Foreste autentiche a perdita d’occhio
Sconfinate estensioni di boschi autentici, che si estendono a perdita d’occhio dalle basse valli occidentali fino alle pendici del Monte Nerone.
La natura a Pietralunga è di casa; è linfa che ha alimentato e alimenta l’autenticità del territorio, con una presenza umana sempre discreta e integrata nei paesaggi autentici dell’Appennino Umbro-Marchigiano.
I fitti boschi di cerri e roverelle colorano, in primavera, di verde intenso le pendici e il fondo valle, regalando angoli di pace dal sapore quasi primordiale.
La Foresta Demaniale di Pietralunga – Bocca Serriola
La foresta Demaniale di Pietralunga-Bocca Serriola, con la sua estensione di oltre 10.000 ettari, è tra i più vasti compressori boschivi demaniali d’Italia, è culla di biodiversità e un polmone verde dallo straordinario valore naturalistico.
Il bosco si estende attorno ai piccoli borghi medioevali di Pietralunga e Montone, delimitato a Nord dalle pendici boscose dell’Alpe della Luna, a Sud-Ovest dall’Alta Valle del Tevere, e ad Est dalla Serra di Burano e dalle aspre cime calcaree dell’Appennino Umbro-Marchigiano.







ESCURSIONI
Passeggiate e hiking nella natura incontaminata, adatti a ogni livello
I LUOGHI DELLA NATURA
La valle del Carpina
Il torrente Carpina, affluente di sinistra del Tevere, disegna col suo andamento tortuoso uno scenario magico: un ambiente ancora incontaminato, ricco di emergenze botaniche (piante ormai rare come l’Ontano nero ed il Pungitopo) e paesaggistiche (cascatelle in serie, piscine naturali, ponticelli in legno, antichi mulini).
Il substrato marnoso-arenaceo, prevalentemente impermeabile, fa si che si alternino periodi di secca in estate , con piene di particolare violenza in autunno e primavera.
L’acqua che tracima dalle sponde sommerge le erbe, corre tra i tronchi schiacciando gli arbusti e sradicando gli alberi alla base, satura il terreno rendendolo povero di aria: a queste condizioni si adattano solo poche specie, Salici, Pioppi ed Ontani, che nel loro insieme formano il Bosco Ripariale.
Gorghi, salti e tratti più morbidi si alternano nel suo percorso dando vita a cascatelle e pozze anche adatte alla balneazione torrentizzia. Con le sue acque straordinariamente limpide e fredde il torrente Carpina è particolarmente amato dai Pietralunghesi e dai turisti nei caldi pomeriggi estivi.
Oasi Naturalistica di Candeleto
Area protetta, ampia ed articolata, che si estende per circa 1000 ettari sulla collina di Candeleto, fra le valli dei torrenti Carpina e Carpinella.
La sommità della collina, denominata Monte Croce (m. 735 di altitudine), è rivestita da vaste Pinete di Pino nero, con presenza di Abeti e Pino Silvestre, frutto di rimboschimenti effettuati all’inizio del secolo e che
conferiscono al paesaggio un aspetto di tipo alpino. Dominatori incontrastati di tale foresta sono i roditori: lo Scoiattolo, ghiotto di pinoli, il Ghiro ed Moscardino.
Il resto della fauna selvatica si concentra invece lungo le pendici della collina di Candeleto, dove i Boschi misti di Latifoglie (Querce, Aceri, Carpini, Sorbi e Ciliegi), alternati a pascoli e radure, offrono rifugi sicuri e cibo in abbondanza; qui convivono la Volpe ed il Cinghiale, il Tasso e l’Istrice, mentre Gazze e Ghiandaie volano circospette di ramo in ramo, ed il Gheppio, di giorno, e l’Allocco, di notte, presidiano il cielo.
Oasi naturalistica di Varrea
Area protetta costituita da oltre novecento ettari di bosco ininterrotto che tappezza le pendici di tre profondi valloni, rifugio naturale per un piccolo nucleo familiare di Lupi che danno il nome allo stupendo sentiero che la attraversa: gli Anelli del Lupo.
Una piccola faggeta si estende tra il serio e il faceto, testimonianza residuale degli antichi boschi, un ambiente unico in cui passeggiare in assoluto contatto con la natura.
L’area sommitale, caratterizzata da versanti fortemente erosi, con roccia nuda affiorante (che in acuni tratti forma suggestivi CALANCHI) costituisce una eccezionale balconata sulle catene montuose adiacenti: Serra di Burano, Monte Nerone, Monte Catria e Monte Cucco.

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